“A Fukushima Emissioni Radioattive Di Iodio E Cesio Simili A Chernobyl” Lo Rivela New Scientist
“L’impianto nucleare giapponese di Fukushima sta emettendo livelli di cesio e iodio radioattivi simili a quelli osservati a seguito dell’incidente di Chernobyl nel 1986. Lo rivela ‘New Scientist’ citando gli studi di un gruppo di ricercatori austriaci, che ha utilizzato una rete mondiale di rivelatori di radiazioni progettata per individuare i test clandestini sulle bombe nucleari. Risultato: il rilascio giornaliero di iodio-131 in Giappone è attualmente pari al 73 per cento del livello osservato dopo il disastro sovietico. Mentre la quantità giornaliera di cesio-137 è pari a circa il 60 per cento della quantità rilasciata da Chernobyl.”
News: Giappone: La Sicurezza Alimentare È A Rischio Secondo L’OMS
L’allarme era stato lanciato pochi giorni fa, quando erano stati riscontrati alti livelli di radiazioni negli allevamenti antistanti la centrale di Fukushima e sugli spinaci coltivati ad Ibaraki, ad oltre 100 km di distanza dalla centrale. Ieri è intervenuto l’Oms ed ha dichiarato un rischio molto grave per la sicurezza alimentare delle aree colpite. I fumi tossici infatti possono viaggiare per centinaia di chilometri ed intaccare il suolo, così già i Paesi confinanti di Cina e Corea del Sud hanno cominciato ad effettuare i primi controlli. Il pericolo infatti non è solo rappresentato dalle coltivazioni giapponesi, ma quelle di tutta l’area Orientale. Secondo quanto dichiarato dal Governo nipponico però, non sembrano elevati i livelli di radiazioni nel mare, dato che le attività di pesca, e di vendita di pesce, sono ripartite normalmente. Ma chi se la sente di acquistare cibo proveniente dalle aree radioattive?
Intanto Fumo carico di radioattività continua a fuoriuscire da 4 dei 6 reattori della centrale di Fukushima. Piccoli passi in avanti nella gestione della crisi seguita al terremoto dell’11 marzo non mancano: la corrente elettrica è stata riportata nella sala macchine del reattore numero 1. Ma sul medio periodo il fine ultimo – raffreddare il nocciolo dei reattori e scongiurare la fusione – potrebbe addirittura essere più difficile da raggiungere.
E nel frattempo la Nube Radioattiva arriva in Italia mentre in Giappone hanno ricoverato due tecnici della centrale di Fukuscima per la radioattività e le ustioni agli arti inferiori conseguenti.
Giappone: Nucleare: Le Radiazioni Fermano I Soccorsi
Il nuovo incendio scoppiato durante la notte scorsa nella centrale di Fukushima sta destando molte preoccupazioni, infatti tutti i tentativi messi in atto per raffreddare i reattori sembrano essere inutili. Gli elicotteri anti-incendio inviati per inondare d’acqua l’impianto sono stati bloccati dalla radioattività dell’area. La zona intorno all’impianto nucleare è stata evacuata per circa 30 chilometri, e gli incaricati al raffreddamento sono costretti a operare a intervalli regolari, per limitare i rischi di contaminazione. Dopo l’incendio del reattore numero 4, un velivolo ha immediatamente cercato di versare acqua anche sul reattore 3, per evitare la fusione delle barre di combustibile, ma secondo quanto comunicato dall’agenzia Kyodo questa attività ha dovuto subire uno stop forzato a causa del livello di radiazioni in continuo aumento. Secondo l’Autorità della sicurezza nucleare francese, il pericolo più grande riguarda la piscina di stoccaggio del combustibile esaurito dal reattore numero 4, dove a causa degli incendi si teme l’emissione di radiazioni nell’atmosfera. Questa già drammatica situazione è aggravata anche dal meteo locale, infatti per le prossime ore sono previsti neve e forte vento, che porterebbe una possibile nube nucleare verso Tokyo.
Giappone: Brucia Il Reattore 4, Il Governo: Il Pericolo «Notevolmente Aumentato».
Le Idee
Il Bosco di Color Rosso attorno a Cernobyl dopo la Mutazione Genetica Indotta dalla Radioattività
I Fiori Rossi di Cernobyl
Io veramente non capisco. Sono tutti pronti a rassicurarci che il disastro nucleare in Giappone non c’è stato, tutti lì a dirci che il livello di radiazioni non è preoccupante, mentre altre due centrali (dopo la prima) sono una in fiamme ed in un’altra vi è stata un’esplosione come la prima, e già vi sono maggiori problemi di contaminazione rispetto a quelli che si erano registrati (190 persone ad oggi contaminate). Nè riesco a pensare a quelle persone diverse da me per lingua e costumi e aspetto, ma sempre umanità, che stanno eroicamente tentando di fermare e limitare il disastro morendoci pure, dentro le centrali, come è realmente successo. Non capisco cioè come tanti “rassicuratori” non comprendano che già il disastro è avvenuto. No ? Vediamo… Ammettiamo che Io, che in giapponese mi chiamerei Hiroi Kyūseishu, esatta traduzione del mio nome, sia un abitante della prefettura di Fukushima. Se non sono morto sotto le macerie dopo il terremoto, se non mi ha sommerso lo tsu-nami dato che era lontano, se mi sono scansato la rottura della diga che ha sommerso centinaia di persone di un paese vicino, ora mi benedico che sono salvo, ma mi trovo a dover essere sfollato insieme ai milioni di persone che vivono nei trenta kilometri vicino alla centrale, dato l’annunciato allarme nucleare.
Quindi devo prendere le mie povere cose, poche, che riesco a trasportare, e con i sopravvissuti della mia famiglia, sempre che sia riuscito a raggiungerli dato che telefono cellulare ed internet non funzionano, devo prendere la macchina là dove è permesso od andare a piedi se il terreno è alterato. Devo portare una mascherina per evitare la polvere eventuale delle case distrutte o delle macerie, le polveri sottili dato l’inquinamento, e, se ci riesco ad incontrare una squadra di soccorso, devo cominciare a prendere lo iodio che mi permette, dato che l’aria vicino alla centrale dove abito ora è radioattiva (Iodio I 131), di non farmi venire il cancro alla tiroide; ed incamminarmi con i miei familiari per allontanarmi di almeno trenta kilometri dalla mia casa e dal mio lavoro e dai miei amici, intruppandomi in una marea di persone che come me sono in cerca di iodio, di acqua e di cibo dato che il cibo della terra e l’acqua sono contaminati; e così mi aggrego e spero di trovare tutto ciò di cui ho bisogno ad almeno 30-40 km da qui, dove mi aspettano, in una tenda, gli aiuti che mi daranno tutto l’aiuto possibile; e se il mio turno di evacuazione arriva di notte, dato che la luce elettrica è stata tolta, quando scendo nel buio insieme alla mia famiglia o quel che ne resta, non so se dovrò proseguire nel buio a piedi o in macchina, dato che non so se le pompe di benzina sono magari spente (ma non lo saprei neanche se fosse giorno). Per poi, dopo giorni di sete fame dolore rabbia lontananza ed incertezza, coi piedi rotti dai chilometri percorsi, affamato ed assetato, trovarmi, con la terra che trema ancora, magari a dover sfollare più lontano se l’allarme nucleare dovesse salire di intensità. Non so nulla del mio mondo, ho perso tutto e se si contamina anche la mia città non so quando ci potrò tornare. Mentre sono coricato sotto una tenda insieme ad altre migliaia di sfollati; mi accorgo di non sapere, neanche adesso, se magari sono già contaminato anch’io e quali danni avrò tra anni e anni, o magari mia figlia o tutti i miei familiari. A questo punto inghiotto diverse pillole di iodio, chissà che abbondare non faccia bene. E mi alzo e guardo la grande televisione che non smette mai di trasmettere; e vedo dall’alto di un elicottero la trasmissione di dove abitavo, ormai un cerchio enorme e desertico attorno alla centrale, e penso ai miei fiori ed al mio giardino che magari tra tanti e tanti anni ritroverò di colore rosso come quelli di Cernobyl.
Mi viene il freddo a pensarci, prego perchè non accada e sento alla TV che anche il reattore numero 4 dopo i primi tre è in pericolo, che il rischio radiazioni è aumentato, “ma non c’è da preoccuparsi”, e poi dall’estero lo speaker dice che in italia la stampa grida allo sciacallaggio nucleare, perchè i giornali e gli antinuclearisti vogliono sfruttare il mio dramma per non far impiantare le centrali nucleari anche da loro dal governo. E prima di prendere sonno nel mio sacco a pelo, senza casa lavoro, con acqua e cibo razionati stanco dei tre giorni fatti da sveglio per percorrere 30 kilometri, senza sapere se potrò tornare alla mia casa nella città dove sono nato e cresciuto, maledico chi chiacchera di sicurezza e non è qui come me a condividere il fatto che almeno sono vivo, un’unica certezza, dopo aver perso tutto; ma ho ancora un’opzione sulla vita. Mi sarò contaminato? E dicono pure che il disastro no! Ma no, che non c’è stato ! Ma perchè… per voi comodamente seduti in poltrona dinanzi ad una televisione lontana che vi parla di noi, della nostra tragedia, la mia vita che cosa è, ora come ora… se non la rappresentazione di un disastro già avvenuto che ancora non ha fine ? Spengono le luci. Mi addormento. Buio.
Giappone: Esplosione In Centrale Nucleare. La Tv: Allarme Radiazioni, Restate A Casa
Il governo: situazione potenzialmente grave. Nuovo bilancio: i morti nel sisma potrebbero essere 2.000, 215mila le persone evacuate. L’esercito trova 400 cadaveri nel porto di Rikuzentakata. Cessato allarme tsunami per la maggior parte del Pacifico. In Un’ Ora le radiazioni che si assorbono in un anno
Dopo il terremoto di magnitudo 8.9 e gli tsunami di ieri, in Giappone è l’ora dell’incubo nucleare. A Fukushima, dove si trova una delle 55 centrali del paese, un’esplosione ha provocato il crollo della gabbia esterna di un reattore atomico ed è stato rilevato cesio radioattivo nei pressi dell’impianto. Nella centrale sono stati rilevati livelli di radioattività 1000 volte più alti della norma, all’interno della sala di controllo (le radiazioni ricevute in una sola ora da una persona corrispondono cioè al limite di radioattività che non deve essere oltrepassato in un anno). Nell’area esterna si sono registrati, invece, livelli 8 volte superiori alla soglia critica. L’Agenzia giapponese sulla sicurezza nucleare ha rilevato cesio radioattivo in prossimità della centrale. La fusione potrebbe essere in atto «nel reattore n1 della centrale nucleare di Fukushima n1».
Sui 55 reattori nucleari in servizio in Giappone, 11 sono stati interessati dal violento terremoto che ha colpito ieri mattina le zone nordorientali del Paese. Si tratta dei reattori delle centrali di Fukushima Daichi, di Fukushima Daini e di Onagawa: in particolare, i problemi principali riguardano il reattore numero due dell’impianto di Fukushima Daini, la cui pressione interna è aumentata pericolosamente a causa del mancato intervento del sistema di raffreddamento di emergenza.
Si tratta di un reattore del tipo “ad acqua bollente” (Bwr), uno dei progetti di più larga diffusione e utilizzato in numerosi impianti nipponici. La reazione nucleare del nocciolo produce calore, che a sua volta provoca l’ebollizione dell’acqua e quindi vapore: questo aziona direttamente una turbina per generare elettricità, poi viene raffreddato tramite un condensatore e l’acqua viene pompata di nuovo nel reattore, completando così il ciclo.
Il problema è che anche quando il reattore viene spento e la reazione nucleare cessa, all’interno rimane un calore elevato che deve essere dissipato da un adeguato sistema di raffreddamento.
Dopo l’allarme lanciato sulla centrale di Fukushima N1, (la Fukushima-Daiichi), in seguito al quale il premier ha chiesto l’evacuazione di 45 mila persone, problemi di raffreddamento si sono verificati anche nella Fukushima-Daini, la N.2, comunica la Tokyo Electric Power Company. A non funzionare è in questo caso il sistema di raffreddamento di tre reattori. L’impianto in questione si trova a una distanza di 11 km dal primo. L’area è stata evacuata in un raggio di 20 chilometri e un’evacuazione è stata ordinata anche nei dieci chilometri attorno a un Fukushima 2. La tv pubblica ha invitato gli abitanti delle zone limitrofe a non uscire di casa e tappare le finestre. Il governo ha riconosciuto l’esistenza di danni ma non ne ha spiegato l’entità. L’Agenzia Internazionale per la Sicurezza Nucleare (l’Aiea), in attesa delle informazioni chieste con urgenza, non ha lanciato alcun allarme. Secondo i suoi esperti, l’esplosione potrebbe essere di tipo convenzionale. Un’esplosione molto potente, al punto che si sarebbe polverizzata la gabbia di esterna di contenimento di uno dei reattori. Alcuni impiegati sono stati feriti: 4 secondo Tepco, il gestore dell’impianto, molti di più secondo altre fonti.
Il tetto del reattore di Fukushima con forti problemi di tenuta dell’impianto di raffreddamento è crollato (vedi Foto), conferma il gestore dell’impianto Tepco. La situazione alla centrale nucleare Fukushima I è «potenzialmente molto grave», ha detto un portavoce del governo giapponese, citato dall’emittente Nhk, che ha poi esortato la popolazione a mantenere la calma. Esperti russi considerano certo che a Fukushima sia in corso una fusione incontrollata, ipotesi molto probabile anche per i media giapponesi. La Russia ha ordinato un attento monitoraggio delle radiazioni nel suo estremo oriente. La televisione pubblica Nhk ha invitato coloro che abitano nelle zone vicine alla centrale nucleare di Fukushima, oltre la zona già evacuata, di tapparsi in casa e chiudere le finestre. Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.
Per Conoscere Gli incidenti Nucleari Verificatisi dal 1945 nel Mondo: