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E’ Morto Steve Jobs: Un Genio Che Ci Ha Cambiato La Vita (Almeno Digitale). Video

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E’ Morto Steve Jobs: Un Genio Che Ci Ha Cambiato La Vita (Almeno Digitale). Video

Questa notte, è morto colui che ha cambiato negli ultimi 30 anni, innovandole, le sorti dell’informatica, e forse anche la nostra vita; un genio che aveva fatto della Apple non solo la principale e più ricca “Hi-Tech house” americana, ma anche un “brand” di vita per tanti internauti, con quel suo slogan “think different !”

Da circa dieci anni combatteva contro un tumore al pancreas che pochi anni fa lo aveva portato anche ad un trapianto di fegato.

Vogliamo ricordarlo qui, anche perchè la Rivista Timeoutintensiva è nata, provando a “disegnarne” il sito e la mission con un programmino di pochi mega su un vecchio mac. Ed ogni nostro numero è stato assemblato e pubblicato, con grande facilità, proprio da un MacBook.

Per Ricordarlo, Vi proponiamo in video, il bellissimo discorso fatto da Jobs agli studenti della Stanford University nel 2005, riportandovi anche una breve frase del discorso che aveva tenuto; la migliore maniera, per noi, di ricordarlo.

Savas

Il nostro tempo è limitato, per cui non lo dobbiamo sprecare vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciamo che il rumore delle opinioni altrui offuschi la nostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, dobbiamo avere il coraggio di seguire il nostro cuore e la nostra intuizione. In qualche modo, essi sanno che cosa vogliamo realmente diventare. Tutto il resto è secondario.” Steve Jobs

Nel Video con i sottotitoli in Italiano: Il famoso discorso del fondatore di Apple alla cerimonia di laurea della classe 2005 dell’università di Stanford. Un discorso bellissimo, visto e condiviso sul web milioni di volte, in cui Jobs racconta tre storie della sua vita: l’università, la carriera, il cancro. E raccomanda agli studenti due semplici cose: “Siate affamati, siate folli”

Fonti:

Potete trovare tutte le notizie e un racconto della sua vita al link:

Wired.it: Apple, è morto Steve Jobs

Anniversario 11 Settembre: Effetti sulla Salute nei 10 anni dall’Attacco alle Torri Gemelle di New York.

Medicina delle Catastrofi

Anniversario 11 Settembre: Effetti sulla Salute nei 10 anni dall’Attacco alle Torri Gemelle di New York.

WTC 9/11 Attack Anniversary: Short-term and medium-term health effects of 9/11 after ten years

Oggi è l’anniversario -10 anni- dell’attentato terroristico dell’ 11 settembre 2001 alla Torri Gemelle (World Trade Center) di New York o come si dice per abbreviare, “WTC 9/11”.

L’attacco terroristico al WTC dell’ 11 settembre 2001 ha ucciso circa 2800 persone, e altre migliaia hanno avuto da allora, nel breve e medio termine, successivi problemi di salute, specie di tipo mentale e respiratorio.

Tante  persone sono state esposte ad una vasta gamma di eventi orrifici: hanno visto gli aerei urtare contro gli edifici, gente che cadeva dagli edifici stessi, e il crollo del World Trade Center (WTC); molti erano intrappolati nella nuvola di polvere, e hanno assistito a persone ferite o decedute. Nelle settimane dopo l’attacco, le aree pubbliche a New York sono state ricoperte con le foto di persone scomparse, molti delle quali erano morte negli attacchi. Inoltre, migliaia di persone sono state temporaneamente o permanentemente incapaci di tornare alle loro case, nei luoghi di lavoro, o a scuola. Infine, il crollo delle torri del WTC ha esposto la popolazione di NY a molte sostanze che hanno dimostrato effetti negativi sulla salute.  Amianto e idrocarburi policiclici aromatici; polveri e detriti di cemento, gesso, vetro e fibre; acciaio e metalli diversi polverizzati in piombo, alluminio, antimonio, cromo, molibdeno, e bario.  Il crollo delle torri,  ha inoltre causato il rilascio nell’ atmosfera di diossine e di altri composti organici clorurati .

Per ricordare quegli avvenimenti, la prestigiosa rivista The Lancet ha pubblicato il  3 settembre un numero monografico per il decennale, interamente dedicato ai danni alla salute causati da quel triste avvenimento.

Tra i tanti articoli forse il più rilevante è Early assessment of cancer outcomes in New York City firefighters after the 9/11 attacks: an observational cohort study, studio condotto tra gli altri autori da David Prezant, medico del New York Fire Department, nel quale si afferma che i pompieri che hanno lavorato a Ground Zero hanno il 19% di chance in piu’ di ammalarsi di cancro rispetto ai loro colleghi, cosa che sembra poter aprire la strada alla possibilita’ che il governo rimborsi coloro che hanno accusato diversi tipi di cancro. Ma i curatori della ricerca invitano alla cautela: la scoperta non significa che tutti coloro che sono stati esposti a Ground Zero abbiano maggiori possibilita’ di contrarre il cancro. Lo studio si inserisce nell’ampio dibattito in corso da un decennio sul legame fra l’aver lavorato a Ground Zero e il rischio di cancro.

Pompieri e poliziotti da anni sostengono che ci siano prove evidenti che l’aver lavorato a Ground Zero abbia favorito il cancro.

Lo studio afferma infatti che esiste un’associazione fra l’esposizione al World Trade Center e il cancro: che ciò e’ ”biologicamente plausibile”. Prezant stesso invita pero’ alla cautela: non bisogna trarre conclusioni affrettate e ritenere che tutti coloro che sono stati esposti a Ground Zero hanno maggiori possibilita’ di contrarre il cancro. ”Non e’ un’epidemia, vi e’ solo un maggiore rischio”, afferma Prezant, sottolineando che lo studio deve servire da invito a maggiori controlli ed a partecipare ai programmi di monitoraggio sui tumori.

Molto interessante anche la Review: Short-term and medium-term health effects of 9/11, nella quale i ricercatori affermano che gli attacchi terroristici dell’ 11 settembre 2001 (9 /11), oltre ad uccidere circa 2800 persone, hanno causato in  altre migliaia successivi problemi di salute nel breve e medio termine, come il Disordine  post-traumatico da stress (PTSD) e molte malattie respiratorie, con una correlazione tra prolungata ed intensa esposizione ed un aumento generale delle disabilità delle malattie stesse. Specialmente i lavoratori che sono arrivati primi al sito delle Torri Gemelle o lavorato a Ground Zero per periodi più lunghi, avevano una maggiore probabilità di sviluppare malattie respiratorie rispetto ad altri gruppi esposti. Tre popolazioni vengono distinte nella review: gruppi di lavoratori direttamente esposti (salvataggio e recupero), quelli indirettamente esposti a New York ( ad esempio, che non erano nei pressi del luogo del WTC l’11 Settembre, o durante le settimane dopo, e che non hanno perso una persona cara o un posto di lavoro come conseguenza degli attacchi), o quelli indirettamente esposti in tutti gli USA e a livello internazionale. La conclusione 10 anni dopo il “9 / 11”, a breve e medio termine, è che i risultati sono generalmente coerenti tra gli studi per la principali condizioni di salute mentale e fisica. Il prevalere di PTSD e di malattie respiratorie, tra cui la perdita irreversibile della funzionalità polmonare, sono stati notevoli, e fortemente associati con l’esposizione diretta all’attacco 9 / 11 negli adulti.

I collegamenti tra l’esposizione diretta agli attacchi e molti altri disturbi, come ad esempio depressione, ansia, abuso di sostanze, GERS (Sindrome da Reflusso Gastroesofageo), e sarcoidosi, hanno bisogno di ulteriori studi.

La ricerca sul disastro del WTC ha fornito inoltre, informazioni su possibili futuri disastri, suggerendo gli interventi che potrebbero ridurre i danni alla salute fisica e mentale nel breve e medio termine, dopo i disastri stessi.

Infine e ve lo segnalo, avendo una passione per le nuove tecnologie  informatiche applicate alla medicina, ho letto con grande interesse JoAnn Difede: emotional engagement with victims of trauma di Niall Boyce, un’intervista ad una psicologa che si è occupata, per gli  stretti legami professionali con il New York Fire Department attraverso il William Randolph Hearst Burn Center del New York-Presbyterian Hospital, di tanti pazienti affetti da PTSD.

Nell’articolo ad un certo punto la Difede si fa una domanda: “Che dire di quelli che non riuscivamo a coinvolgere emotivamente? (e di cui, quindi, non potevano indaginare il livello di stress… n.d.r )

La dr.ssa Di Fede In collaborazione con Hunter Hoffman, della University of Washington, Seattle, ha deciso di vedere se l’uso della realtà virtuale (VR), poteva contribuire a favorire un maggiore “coinvolgimento emotivo” con l’evento traumatico di questi pazienti in un ambiente sicuro.

Una sua paziente di 26 anni, inizialmente riluttante e scettica quando vide al computer dei video sugli attacchi al World Trade Center, “quando ha visto la prima immagine delle torri gemelle al casco VR, che dà la sensazione di essere immersi nel disastro, cominciò a piangere per la prima volta, dicendo che “non aveva mai pensato di essere in grado di rivivere di nuovo quegli eventi.” Difede ha successivamente dimostrato l’efficacia della VR in un articolo pubblicato sul Journal of Clinical Psychiatry nel 2007. Ha lavorato anche per espandere l’uso della VR nella cura dei veterani del conflitto in Iraq e Afghanistan.

Per quanto riguarda il futuro, la Difede vede nella VR interessanti sviluppi nel campo della indagine e cura del PTSD.

Savas

Fonti:

Lancet Vol. 378 Number 9794 Sep 03, 2011

Early assessment of cancer outcomes in New York City firefighters after the 9/11 attacks: an observational cohort study

Rachel Zeig-Owens, Mayris P Webber, Charles B Hall, Theresa Schwartz, Nadia Jaber, Jessica Weakley, Thomas E Rohan, Hillel W Cohen, Olga Derman, Thomas K Aldrich, Kerry Kelly, David J Prezant

Review: Short-term and medium-term health effects of 9/11

Sharon E Perlman, Stephen Friedman, Sandro Galea, Hemanth P Nair, Monika Erös-Sarnyai, Steven D Stellman, Jeffrey Hon, Carolyn M Greene

JoAnn Difede: emotional engagement with victims of trauma

Niall Boyce

News:Wall Street: Nuova Lotteria Finanziaria: Scommettere sui “Derivati Della Morte”

News

Wall Street : Nuova Lotteria Finanziaria : Scommettere sui “Derivati Della Morte”

Wall Street, Foto: Paul Strand

ovvero:

Come “giocare alla lotteria” sulla morte prematura del Pensionato, farsi i soldi e vivere felici:

“E’ possibile spronare gli investitori a scommettere sulla morte? A Wall Street sì ! E infatti Goldman Sachs, Deutsche Bank e JP Morgan Chase, i famigerati colossi della finanza già protagonisti della grande crisi finanziaria da cui l’Occidente stenta ancora a riprendersi, hanno deciso di investire proprio in questo settore. Dal momento che i fondi pensionistici americani valgono più di 23 trilioni di dollari di asset, le banche americane sentono oggi il bisogno di assicurarsi contro il rischio che i clienti vivano più a lungo delle attese. Per riuscirci, hanno sviluppato mercati alternativi in cui vengono tratati tutti i titoli legati al “rischio longevità” e indici in grado di misurare in maniera più accurata i “tassi di mortalità” dei clienti.”

“Ecco spiegato, nella maniera più semplice possibile, come dovrebbe funzionare questo nuovo mercato: immaginiamo che un fondo pensione si rivolga a una banca d’affari per cercare investitori disposti a scommettere che i pensionati da esso coperti muoiano prima del previsto. Immaginiamo poi che i derivati vengano emessi quando la persona raggiunge i 70 anni di età, e che la morte sia stata stimata per i 90 anni. Da quel momento, ogni mese o anno, a seconda dell’accordo, l’investitore paga un premio al fondo pensione. Se il pensionato raggiunge o supera i 90 anni, l’investitore contribuisce al pagamento di una buona parte della sua pensione, senza ottenere nulla in cambio. Se arriva a 75 anni, l’investitore paga un premio nei primi cinque anni e riceve dal fondo pensione un contributo più o meno equivalente alla cifra versata. L’investitore, quindi, di fatto guadagna solo se il pensionato muore in tempi piuttosto rapidi.”

PS: Interessante l’aspetto etico di questi derivati: Se ho capito bene: Agli investitori si chiede infatti di scommettere che le persone muoiano prima del previsto stabilito (90 anni per es.) nel contratto. E in tempi brevi. L’importante quindi per vincere, è augurarsi che il Pensionato non superi il limite di 90 anni, perchè a quel punto sarebbe un cavallo perdente. Prima muore, più soldi arrivano nelle tasche di chi ha investito. Se ci pensate un attimo, in fondo è come partecipare ad una corsa di “cavalli pensionati” su lungo percorso, nella quale il premio non va a chi ha puntato sul “cavallo” vincente, ma su quello morente. Con Noi sugli spalti a incitarlo, al grido “Muori Muori”.  Chissà, magari poi qualcuno ci aggancerà un “Superenalotto della morte” con i numeri vincenti dei morti prossimi venturi.

Savas


Fonti:

Panorama, Wall Street Journal

Il Fantasma (Malato) Ormai Morto Di Osama Bin Laden Ed Il Rifugio Del Dr. No

Le Idee

Il Fantasma (Malato) Ormai Morto Di Osama Bin Laden, Ed Il Rifugio Del Dr. No

La Residenza del dr NO nel Film: 007 Licenza di Uccidere

La notiza è ormai arcinota. Osama Bin Laden, il terrorista più ricercato al mondo, la “primula rossa” dell’Impero del Male, è stato Ucciso da un coraggioso commando Seal Navy Americano nella citta’ Pakistana di Abbottabad. Abitava in una villa ben recintata e ben protetta. Ve ne parlo quindi non per interesse giornalistico, ma perchè tale notizia ha infranto le mie fantasie sui possibili nascondigli del più sanguinario terrorista di tutti i tempi. Osama Bin Laden da notizie giornalistiche era gravemente malato da più di dieci anni. Da quello che si può leggere, era affetto da una grave forma di Epatopatia Cronica C correlata, era Insufficiente renale, tanto da avere bisogno di due o tre trattamenti dialitici alla settimana e, voci non confermate, lo davano anche affetto da Diabete e dalla Sindrome di Marfan. Ecco… dall’ Assalto alle Torri Gemelle, sino da allora, io mi ero immaginato che fosse scomparso nascondendosi nel luogo dove per anni lo davano per rifugiato, una grotta tra montagne inaccessibili al confine tra Pakistan e Afghanistan, dove Osama B.L. aveva costruito una sorta di residenza del male, in tutto simile ai luoghi dove si nascondevano i cattivi dei film di 007. Ricordate ? Residenze lussuose, misteriose e supertecnologizzate dove il dr. NO o Ernst Stravo Blofeld il famoso “N.1” capo della Spectre, portavano avanti i loro cattivissimi progetti contro l’umanità, sempre sbaragliati e scoperti dal nostro infallibile 007 nel tempo di un film, diciamo in un’oretta e mezza. Così mi ero immaginato la Grotta dove O.B.L si nascondeva, come una Supergrotta, residenza lussuosissima e inaccessibile, trasformata da migliaia di talebani operai in un rifugio con grandi stanze, per riposo e studio, dotata di tutti i confort ed i software più moderni per spiare noi, nemici della sua testa, più i gadget più all’avanguardia sia analogici che digitali o satellitari; ma qui la mia fantasia andava oltre… immaginavo che poi nel sottosuolo ci fosse una sala operatoria di ultima generazione, all’occorrenza usabile anche per inteventi di emodinamica o cardiochirurgia, una sala per nefrodialisi iperattrezzata, alcuni posti di Terapia intensiva con gli ultimi ritrovati della tecnica casomai ci fosse stato un tracollo (anche l’ ECMO), un pancreas artificiale ed una Camera Iperbarica per eventuali ulcere torpide agli arti inferiori; e poi un laboratorio di analisi, una Radiologia, una Tac spirale, l’ RMN e perchè no anche la Pet di ultimissima generazione. Il tutto illuminato da grandi gruppi elettrogeni e di continuità a carbone ed energia solare. Inarrestabili. E che lì operasse uno stuolo dei migliori cardiologi, nefrologi, intensivisti, anestesisti, cardiochirurghi e chirurghi di urgenza più uno staff di psicologi e psichiatri, infine tanti Nurses specializzati, tutti strettamente Arabi. Quando doveva fare un video bastava che andasse in una delle sale di programmazione televisiva della Supergrotta. E quando doveva andare fuori, sia che fosse d’estate in motocicletta o a dorso di mulo, o d’inverno, a temperature bassissime, con un caldo gatto delle nevi, lo accompagnava un emodializzatore portatile della grandezza di un borsello a tracolla, un gioiello ultimogrido della tecnologia sanitaria, sempre insieme allo stuolo di medici e tecnici che dovevano occuparsi di fare le rilevazioni metaboliche durante la dialisi stessa. Se la situazione precipitava un aereo ambulanza attrezzato lo avrebbe portato là dove ci fosse stato bisogne di cure adeguate. L’elicottero per fuggire la mia immaginazione, del resto, lo dava sempre presente lì sul tetto della grotta. Voi direte che sto facendo della facile ironia, ma sinceramente perchè il dr NO o il Capo della Spectre, il N° 1, potevano costruirsi residenze anche più lussuose in isole abbandonate o sott’acqua, e il diavolo O.B.L no ? Sinceramente, ripeto, pensavo che la Supergrotta esistesse davvero, come ci dicevano tutti i media, dove lui trascorreva ben accudito i suoi giorni ad architettare di terrorizzare quella parte di mondo che non la pensava come lui, anche perche’ nelle apparizioni era sempre in discreta salute col suo immancabile Kalashnikov mostrato così per tranquillizzare chi lo stava a guardare di noi, occidente odiato.

Ed invece vedere che stava in una bella villetta, senza telefono ed internet come dicono, circondato da gente comune mi ha riportato con i piedi per terra infrangendo ogni possibile fantasia. Se aveva bisogno di cure, stupido che sono, non poteva stare che in città, dato che bastava la macchinetta portatile emodializzatrice per il necessario trattamento dialitico trisettimanale. Se poi stava proprio male, con gli amici che aveva in Pakistan, lo avrebbero certamente curato.

Così il Fantasma Bin Laden, o meglio l’immagine che me ne ero fatto, ha lasciato la sua Supergrotta ed è divenuto un comune mortale, ormai morto, che viveva in una villetta in affitto come la mia, anche se io non avrei potuto fare a meno del computer e della TV. Speriamo che come si sono infrante le mie fantasie, si infranga anche il suo fantasma, che ci perseguita da anni; e che il suo corpo malato e ormai morto possa starsene lì in fondo al mare senza più fare male a nessuno di quelli che nella sua testa erano meno che cani. Cioè Noi.

Fonti: Le fonti riportate riguardano le sue malattie e quante volte è stato dato falsamente per già morto, date le sue condizioni cliniche.

http://it.wikipedia.org/wiki/Osama_bin_Laden

http://www.guardian.co.uk/world/2001/nov/01/afghanistan.terrorism

http://www.globalresearch.ca/index.php?context=va&aid=14595

http://www.cbsnews.com/stories/2002/01/28/eveningnews/main325887.shtml

http://edition.cnn.com/2002/WORLD/asiapcf/south/01/18/gen.musharraf.binladen/

http://www.veteranstoday.com/2010/03/17/gordon-duff-attorney-general-holder-hints-at-bin-laden-deathfinally/

savas

Racconti a Margine: “Nonno Nino” di Grazia Alia

Racconti a Margine

Nonno Nino

Racconto di Grazia Alia*

*Timeoutintensiva OpeNetwork, Samot

Nessuno può fare per i bambini
quel che fanno i nonni:
essi spargono polvere di stelle
sulla vita dei bambini
”.
Alex Haley

Il racconto che segue è una storia vera, raccolta nel quartiere ZEN 2 di Palermo nel corso dell’assistenza ad un malato oncologico terminale: gli allegati che lo accompagnano sono stati pubblicati col permesso della famiglia.

Grazia Alia

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Timeoutintensiva.it, N°16, Racconti a Margine, Aprile 2011