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Terapie Intensive: Tra Modello Aperto e Medicina Narrativa. Intervista al Dr. Paolo Malacarne

Terapie Intensive Aperte ai Familiari e Medicina Narrativa

Tra Modello Aperto e Medicina Narrativa. Intervista al Primario del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Nuovo S.Chiara di Pisa, Dr. Paolo Malacarne

Di Filippo Baglini e Cinzia Cerbino, giornalisti (www.italoeuropeo.com)

Dall’ Introduzione all’ Intevista:

“Il reparto di rianimazione dell’ospedale Nuovo S.Chiara di Pisa, coordinato dal Dott. Nunzio De Feo e diretto dal Dr. Paolo Malacarne, si distacca molto dalle caratteristiche tipiche dei reparti ad alta criticità. Il modello di riferimento è quello della rianimazione aperta ossia l’ingresso dei familiari non è sottoposto a particolari vincoli o restrizioni a parte la cura nell’igiene delle mani per evitare una trasmissione delle infezioni… Si lavora da anni su alcuni obiettivi che ormai risultano assimilati ed assodati quale il modello aperto e di nuovi se ne pongono continuamente come quello della medicina narrativa…

E’ per meglio comprendere le vie della riabilitazione e della ripresa che in futuro intendono introdurre nel reparto un nuovo approccio alla medicina narrativa termine coniato da Rita Charon che propone l’introduzione tra le cartelle cliniche della narrazione dell’esperienza personale del paziente, del suo carattere, della sua personalità in quanto c’è sempre più la convinzione che gli aspetti emotivi influiscono sulla persona e sullo stato della malattia. In tal senso la narrazione scritta da chiunque, (familiari, infermieri, dal paziente stesso qualora sia in grado di farlo) può rappresentare una risorsa utile come aggancio alla vita precedente allo stato di malattia…”

Per leggere l’interessante Intevista del dr. Malacarne sull’ unico esempio Italiano di rianimazione aperta ai familiari H24 con Approccio Relazionale e Narrativo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 18, Focus, Ottobre 2011


VIII° Congresso Ass. Luca Coscioni : Frezzato: “ Iniziative per L’apertura delle Rianimazioni ai familiari ”

Terapie Intensive Aperte

L’1 e 2 Ottobre 2011 si è tenuto  a Roma l’ VIII congresso dell’Associazione Luca Coscioni dal Titolo “Azzerare il Deficit di Libertà”, dove Alessandro Frezzato ha fatto un intervento a Favore dell’Apertura delle Terapie Intensiva ai Familiari: Ve lo riportiamo.

… Vorrei principalmente concentrare questo mio intervento, su un tema molto importante per i malati degenti nei reparti di Terapia Intensiva e i loro familiari. Mi riferisco alle Rianimazioni a porte aperte, che in pratica consistono nel dare la possibilità ai familiari dei pazienti ricoverati di stare accanto a loro sia di giorno che di notte. Tale strategia ha l’importante vantaggio di ridurre notevolmente gli indici di stress dei pazienti e di evitare il fortissimo senso di solitudine al quale inevitabilmente sono sottoposti i pazienti ricoverati in questo tipo di reparti e i loro familiari.

Personalmente posso dire, per esperienza vissuta, che le Rianimazioni a porte aperte appunto, sono estremamente importanti per il paziente e i suoi familiari, in quanto nel lontano 1998 sono stato ricoverato per quasi 2 mesi in Terapia Intensiva, a causa di un’insufficienza respiratoria e l’allora Primario del reparto diede la possibilità ai miei genitori di starmi accanto 24 ore su 24. Storicamente le terapie intensive sin dalla loro nascita sono sempre state a porte chiuse a causa del timore di un aumento delle infezioni per i pazienti e di interferenze nelle cure del paziente stesso. Ma tali timori secondo le attuali conoscenze si sono rivelati immotivati. Infatti alcune rianimazioni hanno già adottato questa strategia, che tra l’altro e molto diffusa sia in nord America che in nord Europa. Attualmente però sono soltanto 9 in tutta Italia, stando ai dati a disposizione del sito “ospedaleaperto.it”, le rianimazioni aperte ai familiari tutto il giorno e tutta la notte. A mio avviso su questo tema specifico vale la pena cercare di intraprendere un’iniziativa come associazione, volta a sollecitare, con l’apporto delle Cellule Coscioni presenti sul territorio, gli Assessori regionali alla Salute e Sanità a dare ad esempio, delle direttive che impongano ai reparti di Terapia Intensiva di aprirsi.

Associazione Luca Coscioni  Onlus