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Medicina e Tecnologia

Al Niguarda Una Sala Operatoria Ipertecnologica

È il sogno di ogni cardiochirurgo o emodinamista che si avvera la nuova sala ibrida inaugurata ieri al Blocco Sud del Niguarda di Milano. Una sala che ha pochi eguali in Europa e che contiene il meglio dell’innovazione in sanità: tecnologie che consentono di svolgere sia l’attività chirurgica tradizionale che interventistica a guida radiologica. “La sala ibrida permette interventi a ridotta invasività per quanto riguarda la chirurgia valvolare, i by-pass, l’impianto di endoprotesi aortiche e l’impianto “ibrido” di dispositivi per la resincronizzazione cardiaca”, ha illustrato Silvio Klugmann, direttore di Cardiologia 1 -Emodinamica. Ma non solo: le apparecchiature medicali sono collegate tra di loro e consentono l’utilizzo di tecnologie per videoconferenza, riprese del campo operatorio in alta risoluzione con la possibilità per gli operatori di utilizzare schermi di ampie dimensioni e schermi di controllo touch screen. Nella sala ibrida angiografica sono inoltre possibili interventi simultanei di diversi specialisti: cardiochirurgo e chirurgo vascolare, emodinamista, elettrofisiologo, radiologo, specialista di chirurgia toracica e radiologo interventista. Un mix di tecnologia che consentirà al Niguarda di diventare un centro di formazione internazionale per le nuove procedure di sostituzione valvolare trans-catetere per via mini invasiva. La Sala Ibrida è nata dalla collaborazione tra il Niguarda, l’azienda Siemens (che ha progettato su misura la sala in base alle indicazioni dell’Ospedale) e i partner tecnologici Storz e Draeger. Tra le attrezzature presenti, anche un nuovo sistema di mappaggio elettroanatomico 3D con angiografia rotazionale, utilizzato per l’ablazione della fibrillazione atriale. Frutto della collaborazione tra il Niguarda e l’azienda Philips è il primo e unico disponibile in Italia e uno dei pochi nel mondo. L’èquipe della Cardiologia 3 – Elettrofisiologia sta attivamente utilizzando la nuova tecnologia che permette la visualizzazione diretta delle strutture cardiache senza preliminare TAC o RNM, la “navigazione” sicura in 3D con gli elettrocateteri per eseguire con maggiore rapidità e sicurezza l’ablazione, la riduzione dell’esposizione radiologica e dei suoi rischi.

dalla Stampa Quotidiana