Racconti a Margine
“Outcome”
di Salvatore Vasta
“… Bambini… sì hai ragione, spesso diventano come dei bambini, anche se poi tornano, ma a volte diversi… il trauma è come una ferita in via di lunga guarigione, come una linea della vita interrotta lì sul palmo della mano e che poi riprende ma con una curvatura differente. Le cose cambiano…”… lui si guardò il palmo della mano mentre io mi immaginai che arrivasse Maurizio, il fratello… non lo avevo mai visto “vivere” e non lo avrei certo riconosciuto vestito, sbarbato, in piedi; quando si sta con la vita sospesa nudi in un letto per giorni, poi nella vita si è diversi… di fatto non l’ho più rivisto…
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Timeoutintensiva.it, N°2, Racconti a Margine, Aprile 2007
salvo è sempre lo stesso !! immenso, innamorato del suo lavoro e ciò si evince da come si dedica anche ad insegnarci ( almeno a chi sa cogliere questi importantissimi input che ci fanno crescere professionalmente e umanamente ) il significato di essere intensivisti ed esserlo nel modo migliore . ninni.
Caro Ninni, il nostro lavoro è forse il più bello e sofferto che ci sia, e chi lo fa deve essere un “uomo” che può affrontarlo solo se alla scienza ed alla tecnica aggiunge il cuore e la cultura… timeoutintensiva nasce per questo, per dire a chi ci legge che va bene studiare studiare studiare, ma a questo si deve aggiungere una profondità d’animo e di comprensione ed un ascolto dell’altro, che per noi sono i pazienti i familiari chi ci circonda al lavoro, non comune e maggiore di ogni altro lavoro. Io faccio l’anestesista rianimatore oramai da 30 anni e ancora non mi sono stancato di farlo anche con tutte le difficoltà che al momento lo caratterizzano. Un abbraccio. Salvatore Vasta