Archivio della categoria: Medicina Umanizzata

Terapia Intensiva: Un Racconto: “La Vita Dietro Quella Porta Blù” di F. Baglini

Racconti a Margine

Terapia Intensiva

“La Vita Dietro Quella Porta Blù”

di F. Baglini

08/10/2011

Ci sono luoghi al mondo sospesi tra la vita e la morte. Luoghi, dove non vorresti mai entrare, posti che tu pensi lontani dalla vita quotidiana, dalle urla, da quegli orgogli che riempiono le noie delle nostre vite. E invece quei luoghi sono anch’essi parte della vita, perchè stranamente per un buffo scherzo del destino ci si puo’ ritrovare lì, in un luogo sconosciuto, in un abisso talmente fondo che non riesci a capire quanto sia profondo il tuo mare.

Sono stato una giornata intera dentro una rianimazione, più vicino alla morte di quanto fossi mai stato prima, ho visto anche morire, e nonostante tutto ho confermato che la vita va vissuta fino in fondo anche attaccato ad un respiratore perché la vita è degna anche in quel momento, finche il tamburo battente suona la sua musica, bisogna lottare.

Per apprezzare la vita forse bisognerebbe sostare anche solo per un giorno come spettatore in quel profondo abisso dove corpi sorretti da zattere metalliche galleggiano vicino alle sponde della morte, ancorati a tubi e alla vera essenza di essere umano…

Per Leggere l’Intero Racconto, uno Spaccato per Far Comprendere Cosa Sia una Rianimazione oggi,  Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 18, Racconti a Margine, Ottobre 2011


Terapia Intensiva: Nuove Frontiere: L’importanza Della Presenza Dei Nostri Cari. Video

Terapie Intensive Aperte

Terapia Intensiva: Nuove Frontiere: L’importanza Della Presenza Dei Nostri Cari. Video

Questo Video prodotto da RAiscienze, spiega in maniera molto semplice che cosa sono e perchè sono nate le Terapie Intensive Aperte ai Familiari. Poche ancora sul nostro territorio nazionale; ma la strada è oramai tracciata, e quello che vi mostriamo sarà lo sviluppo futuro delle Rianimazioni, che diverranno Aperte ai Parenti dei ricoverati in un domani non troppo lontano. Lo abbiamo scelto perchè, più di tanti altri, la sua comprensione è accessibile a tutti.

Buona Visione

Per vedere il Video Clicca qui


Timeoutintensiva.it, N°18, Spotlight, Ottobre 201



Terapie Intensive: Tra Modello Aperto e Medicina Narrativa. Intervista al Dr. Paolo Malacarne

Terapie Intensive Aperte ai Familiari e Medicina Narrativa

Tra Modello Aperto e Medicina Narrativa. Intervista al Primario del Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Nuovo S.Chiara di Pisa, Dr. Paolo Malacarne

Di Filippo Baglini e Cinzia Cerbino, giornalisti (www.italoeuropeo.com)

Dall’ Introduzione all’ Intevista:

“Il reparto di rianimazione dell’ospedale Nuovo S.Chiara di Pisa, coordinato dal Dott. Nunzio De Feo e diretto dal Dr. Paolo Malacarne, si distacca molto dalle caratteristiche tipiche dei reparti ad alta criticità. Il modello di riferimento è quello della rianimazione aperta ossia l’ingresso dei familiari non è sottoposto a particolari vincoli o restrizioni a parte la cura nell’igiene delle mani per evitare una trasmissione delle infezioni… Si lavora da anni su alcuni obiettivi che ormai risultano assimilati ed assodati quale il modello aperto e di nuovi se ne pongono continuamente come quello della medicina narrativa…

E’ per meglio comprendere le vie della riabilitazione e della ripresa che in futuro intendono introdurre nel reparto un nuovo approccio alla medicina narrativa termine coniato da Rita Charon che propone l’introduzione tra le cartelle cliniche della narrazione dell’esperienza personale del paziente, del suo carattere, della sua personalità in quanto c’è sempre più la convinzione che gli aspetti emotivi influiscono sulla persona e sullo stato della malattia. In tal senso la narrazione scritta da chiunque, (familiari, infermieri, dal paziente stesso qualora sia in grado di farlo) può rappresentare una risorsa utile come aggancio alla vita precedente allo stato di malattia…”

Per leggere l’interessante Intevista del dr. Malacarne sull’ unico esempio Italiano di rianimazione aperta ai familiari H24 con Approccio Relazionale e Narrativo Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N° 18, Focus, Ottobre 2011


E’ On Line Il Nuovo Numero della Rivista Timeoutintensiva.it, il 18mo.

Timeoutintensiva OpeNetwork

Nuovo Numero: i Contenuti


Cari lettori,

è On Line il Nuovo numero della Rivista Timeoutintensiva, il 18mo.
Come tutti i numeri usciti nel settembre/ottobre degli altri anni, il numero risente della lunga interruzione estiva, fatta di letture, riflessioni, nuove idee. Quindi preparatevi ad un pout pourri di articoli intriganti, che spaziano da un argomento all’altro, e che rendono questo nuovo numero particolarmente interessante e diverso rispetto ad altri spesso a tema.
La Copertina, dedicata al rapporto tra le Nuove Neurotecnologie, studiate per migliorare la nostra salute e “qualità” di vita, e l’uso che se ne sta facendo in ambiti che al contrario limitano il nostro “libero arbitrio”, vi riporta le riflessioni scaturite dalla lettura di un articolo uscito su Neuroethics nel 2009 che, attraverso la disamina del film Minority Report, affrontava proprio questi temi.

In Focus, vi informiamo sugli studi epidemiologici condotti da un famoso mataricercatore, John P. A. Ioannidis, uno dei maggiori esperti mondiali per quanto riguarda la credibilità della ricerca medica. La domanda a cui ha tentato di rispondere nei suoi diversi articoli scientifici è sempre stata: Esiste una ricerca medica di cui possiamo fidarci, dato che essa determina le scelte terapeutiche dei medici ? Sollevando un appassionato ed interessante dibattito tra i ricercatori di tutto il mondo.
Inoltre, per noi che ci occupiamo del rapporto tra Umanizzazione della Medicina Critica e Narrazione in Medicina Intensiva, è “caduta a fagiolo” la bella Intervista a Paolo Malacarne che, nel reparto di Rianimazione che dirige a Pisa, sta tentando di coniugare l’apertura delle visite ai parenti H 24, con un approccio alla Medicina Narrativa indispensabile per migliorare la relazione di cura. E, per tenervi aggiornati sul difficile Iter della Legge sul Testamento Biologico ferma in parlamento, vi riportiamo il resoconto dell’ Audizione in Commissione Sanità del Responsabile del gruppo Bioetico della SIAARTI, dr. Gristina, svoltasi a fine settembre 2011.

Tra i “Racconti a margine” , sempre sul Fine Vita, vi consigliamo la lettura del racconto “Oggi per Domani” di Folfox4, (per gentile concessione del sito nottidiguardia.it), -segnalatoci per altro da un nostro affezionato lettore di Matera, Intensivista, Francesco Zuccaro-, nel quale un rianimatore mette nero su bianco le sue Dichiarazioni Anticipate di Trattamento (DAT),  che non si possono non condividere, anche per la toccante sensibilità e profondità di ciò che afferma. Gli altri due Racconti, Patchwork e La vita dietro quella porta blu, sono dedicati, il primo ai  “pezzi perduti” per strada (ricordate la canzone di Giorgio Gaber ?) da chi affronta il nostro lavoro nei reparti ad alta criticità, mentre il secondo guarda, con gli occhi di un neofita, all’impatto emotivo scaturito dalla visita ad un parente ricoverato in una rianimazione aperta ai familiari.

Dal bell’articolo sulle “Competenze Infermieristiche” in Nurse Science, realizzato dagli Educators dell’Ismett che curano la rubrica, passando per i due articoli scientifici in Student Corner sui problemi legati alla NIV nell’ EPAC ed al controllo della pressione della cuffia tracheale nelle VAP,  saltiamo a piè pari alla sezione della Rivista che esula un pò dal nostro Target e cioè Out of Border, nella quale ci occupiamo di cose che poco hanno a che fare con la Medicina Intensiva, ma molto col nostro interesse a conoscere altre realtà al di fuori dei nostri confini, con l’interessante approfondimento di Emilia Maggiordomo e Laura Costa che si chiedono se la poesia oggi “sia o no definitivamente morta”, affiancato dalla recensione alle tristi ed ironiche foto dei coniugi ParkHarrison sull’ambiente che abitiamo, per finire con uno tra i cortometraggi più belli prodotti in questi ultimi anni, per la regia di Genovese e Miniero, nel quale una donna denuncia il furto di tutti i suoi sogni.

Ed ancora, in Graffiti, le belle foto di Rocco Sclafani dedicate alla “Mattanza” in Sicilia, che valorizzano i nostri 150 anni dalla nascita della Repubblica.

Gli articoli scientifici segnalati in Technè sono Il meglio della Rivista del 2010, cioè gli articoli in download più letti, e in Archive, trovate gli articoli scientifici in Lingua Inglese che ci sono più piaciuti.

Infine la Musica consigliata dal nostro Ugo Sottile, i Libri e, in Spothlight, i Video, tra i quali il tutorial per potervi pubblicizzare a bassissimi costi -detraibili- sul nostro Network, facendoci una donazione, in cambio di pubblicità, attraverso il pixelfundaraising. Un vostro nobile gesto che farà sempre più interessante la rivista ed aiuterà i progetti della nostra ONLUS.

Ciao a tutti, buona lettura ed al prossimo numero:

I Curatori Editoriali di Timeoutintensiva

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VIII° Congresso Ass. Luca Coscioni : Frezzato: “ Iniziative per L’apertura delle Rianimazioni ai familiari ”

Terapie Intensive Aperte

L’1 e 2 Ottobre 2011 si è tenuto  a Roma l’ VIII congresso dell’Associazione Luca Coscioni dal Titolo “Azzerare il Deficit di Libertà”, dove Alessandro Frezzato ha fatto un intervento a Favore dell’Apertura delle Terapie Intensiva ai Familiari: Ve lo riportiamo.

… Vorrei principalmente concentrare questo mio intervento, su un tema molto importante per i malati degenti nei reparti di Terapia Intensiva e i loro familiari. Mi riferisco alle Rianimazioni a porte aperte, che in pratica consistono nel dare la possibilità ai familiari dei pazienti ricoverati di stare accanto a loro sia di giorno che di notte. Tale strategia ha l’importante vantaggio di ridurre notevolmente gli indici di stress dei pazienti e di evitare il fortissimo senso di solitudine al quale inevitabilmente sono sottoposti i pazienti ricoverati in questo tipo di reparti e i loro familiari.

Personalmente posso dire, per esperienza vissuta, che le Rianimazioni a porte aperte appunto, sono estremamente importanti per il paziente e i suoi familiari, in quanto nel lontano 1998 sono stato ricoverato per quasi 2 mesi in Terapia Intensiva, a causa di un’insufficienza respiratoria e l’allora Primario del reparto diede la possibilità ai miei genitori di starmi accanto 24 ore su 24. Storicamente le terapie intensive sin dalla loro nascita sono sempre state a porte chiuse a causa del timore di un aumento delle infezioni per i pazienti e di interferenze nelle cure del paziente stesso. Ma tali timori secondo le attuali conoscenze si sono rivelati immotivati. Infatti alcune rianimazioni hanno già adottato questa strategia, che tra l’altro e molto diffusa sia in nord America che in nord Europa. Attualmente però sono soltanto 9 in tutta Italia, stando ai dati a disposizione del sito “ospedaleaperto.it”, le rianimazioni aperte ai familiari tutto il giorno e tutta la notte. A mio avviso su questo tema specifico vale la pena cercare di intraprendere un’iniziativa come associazione, volta a sollecitare, con l’apporto delle Cellule Coscioni presenti sul territorio, gli Assessori regionali alla Salute e Sanità a dare ad esempio, delle direttive che impongano ai reparti di Terapia Intensiva di aprirsi.

Associazione Luca Coscioni  Onlus