Archivio della categoria: Anestesia Generale

News: Comunicato Stampa AAROI: “La Direzione Dei Centri Di Terapia Del Dolore Va Affidata Agli Anestesisti”

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Comunicato Stampa AAROI: “La Direzione Dei Centri Di Terapia Del Dolore Va Affidata Agli Anestesisti”

“L’unico specialista attualmente in grado di gestire la terapia del dolore nel suo complesso è l’anestesista rianimatore, alla sua professionalità andavano quindi affidate per legge le strutture semplici e complesse di terapia del dolore – è la convinzione di Vincenzo Carpino, presidente dell’AAROI-EMAC, Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani Emergenza Area Critica, intervenuto ieri al convegno “Malattia Dolore: Cura, Modello e Rete Territoriale” patrocinato anche dall’Associazione -. È innegabile il ruolo fondamentale svolto dagli anestesisti rianimatori nella nascita e nello sviluppo della terapia del dolore e delle cure palliative. La natura multidisciplinare della formazione anestesiologica e la caratteristica della disciplina di trattare il paziente nel suo complesso fanno dell’anestesista rianimatore un professionista completo. D’altra parte, allo stato attuale, solo nelle Scuole di specialità in anestesia e rianimazione è prevista dal 1986 una specifica formazione che comprende anche procedure invasive di elevata complessità. Eppure – afferma Carpino – la Legge 38 non ha riconosciuto questo ruolo fondamentale, praticamente ignorando che gli ambulatori e le strutture semplici e complesse di terapia del dolore sono già capillarmente diffuse grazie agli anestesisti rianimatori che le gestiscono nel 70 – 80% dei casi. Il modello di unità operative semplici di terapia del dolore e cure palliative, annesse ad ogni sevizio di anestesia e rianimazione, associate ad una unità operativa complessa per provincia è operativo da oltre venti anni in Veneto ed altre regioni seguono modelli simili. Confermare questa organizzazione ed integrarla nella rete territoriale non farebbe che rispettare l’intento della legge; si sfrutterebbero così strutture già esistenti e la professionalità degli anestesisti. E’ necessario distinguere – spiega il Presidente AAROI-EMAC – fra “dolore sintomo” di malattia, il cui trattamento compete a chi tratta la patologia e “dolore malattia” che entra in un ambito di complessità tale per cui le parti vanno invertite: l’anestesista deve essere lo specialista di riferimento, gli altri specialisti saranno i consulenti. Non sarebbe infatti storicamente né scientificamente giustificabile che i presidi della rete di terapia del dolore venissero affidati ad un diverso specialista la cui competenza in materia, pur elevata, non potrebbe che essere parziale. In prospettiva – conclude Carpino – ci auguriamo che il Ministero della Salute e in particolare le Regioni, che in sanità hanno una grande autonomia organizzativa e gestionale, vogliano tener conto di questo patrimonio di professionalità e decidano di confermare o di affidare a questi specialisti la Direzione dei Centri di Terapia del dolore”.

Milano, 26 marzo 2011

News: Sospesa La Produzione In Italia di Barbiturico: Appello 
Delle Rianimazioni Pediatriche Per Riaverlo

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Sospesa La Produzione In Italia di Barbiturico: Appello 
Delle Rianimazioni Pediatriche Per Riaverlo

Un fatto è certo: negli ospedali italiani, le scorte di tiopentale sodico, più noto con il nome commerciale di Pentothal, si stanno ormai esaurendo. Bisogna approvvigionarsi all’estero, con tempi più lunghi e a costi maggiorati. Lo denunciano i responsabili dei servizi di anestesia e rianimazione dei nostri più importanti ospedali pediatrici, sottolineando che il problema è grave e molto delicato. Grave, perché il Pentothal viene utilizzato quotidianamente ed è riconosciuto come farmaco insostituibile e addirittura salvavita in tutta una serie di situazioni. Molto delicato, dal momento che la carenza del barbiturico è legata al suo utilizzo per le esecuzioni capitali negli Stati Uniti. Prima di esaminare la situazione negli ospedali pediatrici è necessario ricordare cosa è successo. Il tiopentale sodico destinato anche al nostro mercato sarebbe dovuto uscire dalle linee dello stabilimento Hospira di Liscate, in provincia di Milano, succursale italiana di  Hospira Inc., azienda farmaceutica dell’Illinois leader nella produzione del barbiturico nata da una costola di Abbott, la multinazionale che  negli anni Trenta scoprì e lanciò il tiopentale sodico. Anche se Hospira ha sempre precisato di non aver mai avallato l’utilizzo del farmaco nelle procedure impiegate per la pena di morte, il sistema di approvvigionamento delle carceri di massima sicurezza dei 37 Stati che compiono le esecuzioni capitali con il tiopentone sodico è entrato in crisi e di fatto si è verificata una moratoria.  Ma Reprieve, un’organizzazione non governativa britannica che si batte contro la pena di morte, ha scoperto e denunciato le «fonti alternative» di rifornimento del barbiturico in Inghilterra, Germania e Italia appunto.  La Gran Bretagna ha imposto lo stop all’esportazione negli Stati Uniti. Grazie all’azione congiunta dell’associazione italiana «Nessuno tocchi Caino»  sulla vicenda dello stabilimento di Liscate sono state presentate mozioni parlamentari e denunce penali. Così il Governo italiano è intervenuto e  il 21 gennaio scorso Hospira ha deciso  non solo di sospendere la produzione ma anche di uscire completamente dal mercato mondiale del barbiturico.

L’APPELLO - Andrea Canepa, anestesista rianimatore pediatrico dell’ospedale di Alessandria ha scritto una lettera al Corriere, chiedendo «la riabilitazione del tiopentone agli occhi dell’opinione pubblica».  E ne spiega i motivi.  «Io e decine dei miei colleghi usiamo il tiopentale  quotidianamente – spiega -.  Per l’induzione dell’anestesia nei bimbi più piccoli è il farmaco di routine. Nel trattamento delle forme più gravi dell’epilessia è ancora un farmaco fondamentale. Nei bimbi traumatizzati cranici che sviluppano un’ipertensione endocranica, possibile causa di morte e di lesioni cerebrali permanenti, è un farmaco consigliato univocamente dalla letteratura internazionale». In un documento ufficiale ”ASA Statement on Sodium Thiopental’s Removal From the Marketanche la Società americana di anestesiologia (ASA) ha espresso «estrema preoccupazione» per la carenza di tiopentale sodico.

La Società di Anestesia e Rianimazione Neonatale e Pediatrica Italiana (SARNePI)  sta decidendo di proporre un’azione comune non solo sul tiopentale, e L’Agenzia italiana del farmaco ha ben presente la situazione. In una nota, Aifa specifica che la carenza di Pentothal risale al maggio del 2010.  «Per le specifiche indicazioni in chirurgia pediatrica è ragionevole richiedere l’importazione dall’estero. In tali casi, l’Aifa garantisce che l’importazione avvenga nei tempi strettamente necessari perché sia assicurata la tempestiva disponibilità alle strutture che ne facciano richiesta».

dalla Stampa Quotidiana

News: Al Niguarda Una Sala Operatoria Ipertecnologica  

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Medicina e Tecnologia

Al Niguarda Una Sala Operatoria Ipertecnologica

È il sogno di ogni cardiochirurgo o emodinamista che si avvera la nuova sala ibrida inaugurata ieri al Blocco Sud del Niguarda di Milano. Una sala che ha pochi eguali in Europa e che contiene il meglio dell’innovazione in sanità: tecnologie che consentono di svolgere sia l’attività chirurgica tradizionale che interventistica a guida radiologica. “La sala ibrida permette interventi a ridotta invasività per quanto riguarda la chirurgia valvolare, i by-pass, l’impianto di endoprotesi aortiche e l’impianto “ibrido” di dispositivi per la resincronizzazione cardiaca”, ha illustrato Silvio Klugmann, direttore di Cardiologia 1 -Emodinamica. Ma non solo: le apparecchiature medicali sono collegate tra di loro e consentono l’utilizzo di tecnologie per videoconferenza, riprese del campo operatorio in alta risoluzione con la possibilità per gli operatori di utilizzare schermi di ampie dimensioni e schermi di controllo touch screen. Nella sala ibrida angiografica sono inoltre possibili interventi simultanei di diversi specialisti: cardiochirurgo e chirurgo vascolare, emodinamista, elettrofisiologo, radiologo, specialista di chirurgia toracica e radiologo interventista. Un mix di tecnologia che consentirà al Niguarda di diventare un centro di formazione internazionale per le nuove procedure di sostituzione valvolare trans-catetere per via mini invasiva. La Sala Ibrida è nata dalla collaborazione tra il Niguarda, l’azienda Siemens (che ha progettato su misura la sala in base alle indicazioni dell’Ospedale) e i partner tecnologici Storz e Draeger. Tra le attrezzature presenti, anche un nuovo sistema di mappaggio elettroanatomico 3D con angiografia rotazionale, utilizzato per l’ablazione della fibrillazione atriale. Frutto della collaborazione tra il Niguarda e l’azienda Philips è il primo e unico disponibile in Italia e uno dei pochi nel mondo. L’èquipe della Cardiologia 3 – Elettrofisiologia sta attivamente utilizzando la nuova tecnologia che permette la visualizzazione diretta delle strutture cardiache senza preliminare TAC o RNM, la “navigazione” sicura in 3D con gli elettrocateteri per eseguire con maggiore rapidità e sicurezza l’ablazione, la riduzione dell’esposizione radiologica e dei suoi rischi.

dalla Stampa Quotidiana

Anestesia Loco Regionale In Ortopedia Pediatrica

Articolo Scientifico

Anestesia Loco Regionale In Ortopedia Pediatrica

Giorgio Ivani

Dipartimento di Anestesia

Ospedale Infantile Regina Margherita. Torino

L’anestesia loco-regionale pediatrica ha ottenuto un notevole successo in questi ultimi anni ed è ormai metodica consolidata per un efficace e sicuro trattamento del dolore perioperatorio. Sia i blocchi centrali sia quelli periferici possono essere comunemente utilizzati in ortopedia a seconda delle tipologie di intervento; single shot oppure infusioni continue, utilizzando anestetici locali solamente oppure in associazione ad adiuvanti.

Tecniche

I blocchi caudale e lombare sono i blocchi centrali più utilizzati per patologie a carico degli arti inferiori e bacino… Per Continuare a leggere Clicca qui

Timeoutintensiva.it, N°10, Technè, Luglio 2009

La Gestione Delle Vie Aeree In Emergenza

Aricolo scientifico

La Gestione Delle Vie Aeree In Emergenza

Corrado Cancellotti

Anestesia Rianimazione Ospedale Gubbio- S. Agostino

ANESTIT:ESIA-Italia Giugno (1/2) 1999

Abstract: la gestione della via aerea nell’emergenza e’ essenziale e non sempre differibile. Tuttavia, eventi contingenti, anomalie anatomiche, lesioni traumatiche, indi-sponibilita’ dello strumentario adatto possono far ritardare o rendere estremamente diffi-coltosa la procedura. In questi lavori si vogliono evidenziare le condizioni rilevabili e non che possono rendere prevedibile una intubazione difficoltosa e le tecniche disponibili ad oggi per dominare la via aerea.

Parole Chiave : intubazione difficile, procedure di controllo delle vie aeree

Summary: the management of airway in emergency is one of the most important fac-tors for patient’s survival. At time it doesn’t postpone and the procedure can be very difficult for anatomic anomaly, traumatic injuries, devices not promptly disposable. In these works we try to identify the different conditions that can anticipate a difficult laringoscopy and suggest appropriate method to solve this life dangerous situation.

Key words: difficult intubation; management airway.

2 Articoli: Per il Download Cliccate ai Link:

1 La Gestione Delle Vie Aeree In Emergenza (1^ parte)

2 La Gestione Delle Vie Aeree In Emergenza (2^ parte)

Timeoutintensiva.it, N°10, Technè, Luglio 2009